Ma questa volta non siamo nel bosco: siamo nella fascia che sovrasta l’ orizzonte alpino, regno della pernice bianca, dell’ermellino, dell’aquila e della lepre variabile. In estate, dove corre la lepre, crescono cespi di stelle alpine, il salice reticolato di cui sono ghiottissime, la dryas octopetala e la rara Camorchis; ma adesso tutto è bianco.
In quel bianco, la pesta della lepre mi aveva guidato alle Sive presso un fondo costellato da affioramenti rocciosi da dietro uno dei quali mi aspettavo di poterne cogliere la fuga. Sorpreso dallo sbuffo di neve sollevato dallo scatto del biancone mi ritrovo per l’ennesima volta affannato a cercare nel mirino la sagoma bianca che risale agile il crinale diretta verso la sommità.