Racconti di montagna, racconti dell'Alta Val di Susa.Nelle pagine del libro, frutto della fantasia, emergono i riflessi di antichi mestieri, di valanghe devastanti, di circostanze capaci di travolgere le sorti del quotidiano. Prendono forma gli echi di guerra, il mondo degli spiriti, l'istinto ancestrale di uomini e animali. Che si tratti di lupi o di pastori, di boscaioli o spazzacamini: è la montagna a condizionare scelte e destini. Storie evocate dalla familiarità per questo ambiente, da sempre custodito nel cuore delle genti alpine.
Nelle pagine del libro, frutto della fantasia, emergono i riflessi di antichi mestieri, di valanghe devastanti, di circostanze capaci di travolgere le sorti del quotidiano. Prendono forma gli echi di guerra, il mondo degli spiriti, l'istinto ancestrale di uomini e animali. Che si tratti di lupi o di pastori, di boscaioli o spazzacamini: è la montagna a condizionare scelte e destini. Storie evocate dalla familiarità per questo ambiente, da sempre custodito nel cuore delle genti alpine.
Quali sinistre storie si celano dietro ad un vecchio chiodo di legno conficcato in una spaccatura della roccia?
Dove andrà a parare la fantasia ammaliata dall’irrequieta danza della fiamma che arde all’interno di una malferma stufa di ghisa?
Perché certi profumi sanno evocare così tanti ricordi?
Chi può immaginare dove e quando il vecchio cervo coronato poserà il suo maestoso palco?
Quanto intenso può essere il soffio della valanga e quanto forte dovrà essere la stretta per non esserne spazzati via?
Ecco alcune delle chiavi che muovono gli ingranaggi dei racconti e che lasciano al lettore la possibilità di dare risposte diverse , frutto delle rispettive esperienze e sensibilità.
Una lunga traversata
… Una stretta di mano, un saluto caloroso. Mentre la sagoma della guardia si dissolveva nella nebbia che tutto avvolgeva, entrarono nel tepore del rifugio.
Per terra, un vecchio polveroso tavolato scricchiolava sotto i loro scarponi; allinearono i fucili contro il muro, tolsero gli zaini, qualcuno si sedette sulla pietra dell’ingresso un altro si sdraiò sulla panca.
Giulio guardò la stufa. Era una vecchia stufa in ghisa tenuta assieme da fil di ferro e vecchie staffe ribattute …
La mangiatoia
…I crochi punteggiavano quelle parti dei prati dalle quali la neve arretrava a vista d’occhio e il cuculo cantava timido. Un volo di colombacci distrasse lo sguardo di Pierre dal sentiero che piano piano lo conduceva al margine del bosco dove, quasi si scontrò con una coppia di lepri troppo occupate a rincorrersi lungo una draia. Quando finalmente, a ridosso della grangia, gli giunse nuovamente il cieck-cieck delle coturne, il suo cuore si riempì di gioia, e l’ansia e il rancore si dissolsero improvvisamente…
Fuliggine
Nel dormiveglia, un sibilo crescente, seguito da un boato, fece scattare il bambino nel letto; chiamava già terrorizzato la mamma quando sopraggiunse un violento scrollone a far tremare tutta la baita. D’un tratto si fece tutto scuro e mentre il rombo scemava verso valle, il fumo del camino invadeva, sospinto all’indietro da un’irrefrenabile ventata, tutta la casa. Le due donne, tra colpi di tosse e grida , chiamavano: “Severino! Renzo!”, e imploravano l’aiuto dei santi e della Vergine…